“Abbiamo sentito l’esigenza di mette da parte il superfluo e, per quello che potevamo fare attraverso i nostri progetti di welfare, accendere una luce di speranza nelle case dei nostri operatori il cui lavoro è spesso invisibile, ma si è scoperto improvvisamente essenziale” E’ questa la motivazione, spiegata da Cristina Bazzini Presidente del Gruppo Colser-Auroradomus e di Colser, che fatto nascere questo Natale una serie di iniziative di sostenibilità sociale dedicate agli oltre 6300 soci e dipendenti come segno di ringraziamento per il lavoro svolto nel difficile anno appena trascorso e con la voglia di far cambiare direzione a quello che sta per arrivare.
Il Gruppo, che conta diverse filiali e svolge le proprie attività sia nell’ambito dei servizi alle imprese che alle persone su quasi tutto il territorio nazionale, è promotore da molti anni di iniziative di welfare a supporto sia della quotidianità dei propri lavoratori che dei loro percorsi di crescita professionale.
Oltre al tradizionale buono di Natale, che consente di alleggerire, soprattutto nel periodo delle feste, il carico economico famigliare, e che quest’anno è stato erogato per oltre 350 mila euro ai lavoratori di COLSER, tra le iniziative decollate a dicembre, è stata destinata una particolare attenzione all’innovazione con l’attivazione del progetto Wel#digital, dedicato a rendere più fruibili i recenti percorsi di digitalizzazione imposti sia dalla pubblica amministrazione (Spid, Fascicolo Sanitario Elettronico, PagoPA) sia dal mondo del lavoro che richiede una sempre maggiore dimestichezza con l’utilizzo di piattaforme online e applicazioni web.
Ma anche la salute ha trovato spazio all’interno dei progetti di welfare del 2021. In un anno in cui la prevenzione è stata più difficile da attuare e le liste d’attesa per visite ed esami specialistici si sono ulteriormente allungate, diventano preziose le iniziative gratuite di promozione dei pacchetti salute di screening femminile e dei check up cardiovascolari e pneumologici. Inoltre è da metà dicembre che il Gruppo ha riattivato il suo sportello psicologico telematico, già avviato nella fase emergenziale della pandemia, ma ora trasformato in un punto d’ascolto permanente a supporto di qualsiasi difficoltà sia espressa dai lavoratori che dai loro famigliari.
“Ma non abbiamo voluto dimenticare anche il territorio in cui siamo cresciuti – ha aggiunto Cristina Bazzini - e che cerchiamo di sostenere ogni anno con piccoli gesti, come quelli verso preziosi punti di riferimento della nostra città”
Il Gruppo infatti non ha fatto mancare neanche quest’anno, il suo sostegno alla Comunità Betania di Don Luigi Valentini e alla Comunità Educativa Santa Maria delle Piccole Figlie, a cui si è aggiunto un contributo anche alla Fondazione Caritas di Parma, con l’erogazione gratuita di tutti i servizi di sanificazione svolti durante il 2020.